6 Novembre 2023

Questa settimana si celebra l’ottava edizione della #MedSafetyWeek, una campagna promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il tema di quest’anno è “Engaging Patients for Patient Safety” in riconoscimento del ruolo cruciale che i pazienti, le loro famiglie ed anche i professionisti della salute ricoprono nell’assistenza sanitaria, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza e sull’uso corretto dei farmaci.

Ad oggi in Italia è possibile compiere segnalazioni di sospette reazioni avverse “ADR” (Adverse Drug Reaction) da farmaci e da vaccini direttamente sul sito dell’AIFA.

Segnalando le sospette reazioni avverse legate ai farmaci, tutti gli stakeholder coinvolti possono partecipare all’identificazione di eventuali problemi di sicurezza dei medicinali, consentendo di mettere in atto le misure necessarie sia per proteggere il pubblico che per renderlo protagonista nella co-progettazione di strategie di sicurezza.

In questi anni la farmacovigilanza sta affrontando un significativo percorso di crescita e sviluppo , passando da semplice funzione afferente alla regulatory compliance ad attività integrata e proattiva.

Non è un caso che  la convergenza tra salute e tecnologia digitale stia determinando lo sviluppo della “Sanità Digitale” (Digital Health), una categoria ampia e talora confusa di tecnologie digitali per la salute (Digital Health Technologies) volte a migliorare la salute e il benessere, ottimizzare qualità e sicurezza delle cure, favorire l’accesso alle terapie, rendere più efficienti i servizi sanitari e ridurre i costi globali dell’assistenza sanitaria 1 

Ad oggi infatti esistono tools che possono sia rappresentare una valida alternativa al trattamento farmacologico che, al contrario, essere associati a una terapia farmacologica o a una psicologica, somministrata con l’ausilio di un operatore sanitario.

Il futuro potrebbe dunque prevedere anche l’utilizzo di dispositivi medici o altri prodotti sanitari che, sfruttando le potenzialità delle scienze informatiche, dei big data e della biotecnologia, sarebbero in grado di migliorare l’aderenza al farmaco, prevenire problemi di sicurezza e promuovere una cura centrata sul paziente, al fine di migliorare la salute di tutti.

Solo attraverso la condivisione delle esperienze e la collaborazione sarà possibile scoprire di più su come garantire una cura sicura e di qualità per tutti in modo che il  futuro della farmacovigilanza vada verso il monitoraggio dei farmaci non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche dell’efficacia.

 
1. Ines Frederix, Enrico G Caiani, Paul Dendale et al. ESC e-Cardiology Working Group Position Paper: Overcoming challenges in digital health implementation in cardio-vascular medicine. European Journal of Preventive Cardiology 1–12 (2019)